Terrazzo alla veneziana

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Quei terrazzi sono eccellenti, che si fanno di coppo pesto e di ghiaia minuta e di calcina e di cuocoli di fiume ….. e sono ben battuti: e devolsi fare nella primavera o nell’estate acciocchè si possano ben seccare”
Andrea Palladio (1508 – 1580) – I quattro libri dell’architettura


IL PAVIMENTO ALLA VENEZIANA
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ORIGINI e STORIA
Quando l’architetto Vicentino ANDREA PALLADIO descriveva i pavimenti in questione come “eccellenti i terrazzi come si usa in Venezia” era la seconda metà del 1500 e anche se la prima corporazione dei terrazzieri veneziani vide la luce ufficialmente nell’anno 1586, moltissime sono le fonti che comprovano l’esecuzione di pavimenti in terrazzo alla Veneziana già dal 1400.
Stiamo parlando quindi di più di 600 anni fa, e sebbene le tecniche e le attrezzature utilizzate abbiano subito degli aggiornamenti importanti il fascino e la bellezza di tali manufatti sono rimasti pressoché inalterati.

Ella si fa con calcina et tegola o mattoni ben pesti, et s’incorpora assieme. Vi si aggiunge una parte di scaglia di sasso istriano polverizzato, et questa mistura alquanto soda, si distende sul suolo di tavole ben fitto, con chiodi, acciocché non si torca e resista al peso. Indi con ferri fatti a-posta, si batte et calca per qualche giorno. Et spianato ogni cosa et indurita ugualmente vi si mette di sopra un’altra mano o coperta di detta materia, nella quale si incorpora o cinapro, o color rosso. Et poi che si è riposato per qualche giorno gli si da l’olio di lino col quale il terrazzo prende il lustro per si fatta maniera che lo uomo può specchiarvisi dentro.”
Francesco Sansovino “Venezia, città nobilissima et singolare” 1581

Francesco Sansovino, figlio del Palladio, così descrive nei suoi scritti il “Terrazzo in cocciopesto”, conosciuto con il nome di “PASTELLON” ossia il Pastellone che altro non è che il “padre” del pavimento alla Veneziana e che a sua volta è “figlio” dell’OPUS SIGNINUM, un particolare tipo di pavimento romano realizzato con sabbia, calce e cenere che venivano miscelati, stesi e poi lisciati fino ad ottenere una superficie dura, scura e liscia.
La realizzazione dei pavimenti sopra descritti prevedeva quindi che gli elementi venissero “battuti” con ripetitività al fine di ottenere un composto compatto; questo il motivo per cui venivano anche chiamati “BATTUTO ALLA VENEZIANA”.


UN PAVIMENTO ELASTICO
L’uso della calce e l’utilizzo dell’olio di lino come imbibitore del manufatto, conferivano al PASTELLON e al TERRAZZO ALLA VENEZIANA ottime proprietà elastiche e la capacità di “accompagnare” le normali deformazioni dei solai in legno e degli edifici stessi senza creparsi.
Questi aspetti tecnici e nello specifico la particolare peculiarità elastica, perfettamente si adattavano ai grandi saloni delle ricche residenze veneziane. Infatti i BATTUTI consentivano di pavimentare grandissime dimensioni con una superficie unica, senza giunti o fughe e, essenziale, si adattavano ai tipici cedimenti dei palazzi veneziani deformandosi e adattandosi; in considerazione del fatto che anche il materiale per la costruzione dei solai è soggetto a forti flessioni in qaunto è il legno (utilizzato per la leggerezza e per sfruttare la massima ampiezza dei locali).


NASCE IL PAVIMENTO ALLA VENEZIANA
L’incrocio tra il PASTELLON e l’antico MOSAICO MONOCROMO PAVIMENTALE ROMANO in marmo porta quindi alla nascita del TERRAZZO ALLA VENEZIANA, un pavimento che dal tardo ‘500 in poi si evolverà nel gusto e nella sfarzosità delle decorazioni e dei colori.
I primi pavimenti vengono realizzati con decori rudimentali ma la tecnica si affina, con il tempo, e si arriverà ad ottenere vere opere d’arte ricche di colori e motivi dalle geometrie più varie e dalle infinite combinazioni possibili.
I pavimenti inoltre si fanno particolarmente apprezzare per la loro facilità di pulizia e per lo splendore e lucentezza resi apprezzabili da ripetute azioni di lucidatura o lustratura. La sua estetica raffinatissima e le infinite possibilità decorative ne fanno il pavimento prediletto nelle ricche case veneziane e nelle ville sparse in tutto il territorio della Serenissima.
La difficoltà e le necessarie conoscenze per la sua esecuzione, messe al servizio di un elevato livello di artigianalità della sua esecuzione ne frenano la diffusione che rimane concentrata nei territori della Repubblica di Venezia.


DALLA CALCE AL CEMENTO
L’utilizzo del cemento come legante negli impasti comincia ad avere il sopravvento rispetto alla calce a partire dalla fine del 1800, grazie alla capacità di indurire in tempi più rapidi.
Anche l’avvento di nuove attrezzature e macchinari consentono di ottenere, con il nuovo legante, pavimentazioni ancora più brillanti, superfici più dure e con tempi di realizzazione sempre più contenuti.
Il sopravvento del cemento anche a livello strutturale negli edifici e il graduale irrigidimento delle strutture costruttive faceva poco rimpiangere la conseguente perdita di elasticità che inevitabilmente la sostituzione della calce portava con se.


LA VENEZIANA CONQUISTA IL MONDO
Grazie alle nuove metodologie nella realizzazione dei pavimenti alla Veneziana legate ad una forte EMIGRAZIONE dei Veneti agli inizi del 1900 che andavano a cercare fortuna economica all’estero il vecchio BATTUTO nella sua nuova veste trovò una diffusione a livello mondiale.
Particolarmente felice fù la commistione con il fiorente ART NOUVEAU. I decori realizzabili con questi pavimenti perfettamente si sposarono con questo nuovo stile fatto di intrecci floreali, decori curvi, cornici e fregi.


I GIORNI NOSTRI
A differenza di qualsiasi altro pavimento, il terrazzo alla Veneziana risulta essere il più flessibile nell’adattarsi alle necessità delle epoche e al variare del gusto estetico.
Dall’essenzialità dell’epoca romana al gotico, dallo splendore del Rinascimento all’opulenza del Barocco, dalla sinuosità dell’Art Nouveau per poi tornare alla “pulizia” del “Minimalista moderno”; e così via mutando e adattandosi.
L’infinita gamma di colori, dimensioni e forme continua ad essere protagonista nelle case e negli edifici anche ai giorni nostri e, ne siamo certi, continuerà a trovare spazio anche in futuro.

 

CARATTERISTICHE FISICO-CHIMICHE del pavimento alla VENEZIANA:


IL CONTATTO CON GLI ACIDI:
Stabilire quanto un pavimento alla Veneziana possa subire l’aggressione da parte della caduta di un liquido acido è pressochè impossibile.
Le variabili sono molte e vanno dal tempo di contatto con la sostanza, al grado di acidità dello stesso, dalla composizione degli inerti che compongono la semina del pavimento alla quantità di cera che è stata applicata nelle superfici….
Le calciti e i carbonati di cui le pietre e i marmi sono composti, e l’impasto cementizio al contatto con sostanze di natura acida sono soggetti ad una corrosione (con grado di abrasione più o meno marcato in base alla natura acida del liquido con cui sono venute a contatto e al tempo del contatto stesso) della parte non silicea del suo composto e di fatto pur non generando marcate asportazioni in spessore di materiale crea un cambiamento di porosità che determina una irregolarità nella superficie e una conseguente alterazione del grado di assorbimento della luce con conseguente perdita (o diminuzione) della RIFLESSIONE SPECULARE.
Ciò è causa della possibile comparsa, pur con trattamento protettivo, di macchie nella superficie che risulteranno più o meno opache in controluce e più chiare o più scure a causa di una differente corrosione nelle sostanze di cui è composto il marmo e una conseguente diversa RIFLESSIONE NON SPECULARE.


MACCHIABILITA’ e SPORCABILITA’
Considerata la caratteristica di naturalità delle pavimentazioni in questione, che non sono ottenute solo con resine o altri composti chimici artificiali ma bensì con materiali naturali e data quindi l’intrinseca caratteristica di macroporosità della sua struttura e l’alto grado di assorbimento, le superfici della Veneziana se pur trattate con prodotti ad impregnazione e anche di finitura  potrebbero comunque essere soggette per effetto di una lunga esposizione ad agente patogeno (caffè, olio, grasso e unto, vino, …) ad assorbimento superficiale di macchie,  quasi per la totalità rimovibili con specifici prodotti.


FOTOSENSIBILITA’
I pavimenti alla Veneziana inoltre, come le esperienze di precedenti osservazioni hanno evidenziato, presentano una certa fotosensibilità alla luce solare che provoca delle alterazioni cromatiche dei manufatti interessati e delle variazioni nel tempo soprattutto se di tono scuro o particolarmente colorati, e in particolar modo all’esterno. Tale caratteristica rimane invariata anche dopo l’avvenuto trattamento. A volte il trattamento aumenta questa peculiarità per effetto di ingiallimento dato nell’utilizzo di prodotti non stabili agli UVA, come ad esempio certi tipi di cere o olii.


DILATAZIONE
Essendo i manufatti in cemento, data la loro massa intrinseca, in grado di assorbire ingenti quantità di calore per irraggiamento, sono soggetti a una sensibile dilatazione.
I prodotti utilizzati per il trattamento protettivo non alterano in modo rilevante questa caratteristica fisica.


TRASPIRABILITA’ e RISALITE DI SALI
Data la presenza di sali solubili nella composizione degli elementi presenti nei manufatti , soprattutto nella sabbia sia essa di natura silicea o carbonatica, i manufatti potrebbero manifestare la comparsa, in presenza di forte umidità di risalita a causa ad esempio di una perdita o di un’infiltrazione d’acqua, di sali (detti anche Salsedine o Salso), che si manifestano sotto forma di una polverina biancastra o una specie di ragnatela superficiale. Questi fenomeni si presentano a causa della migrazione di sali verso la superficie per effetto osmotico in fase di asciugatura.

 

Alcune domande che ci vengono poste per cui chiedere assistenza gratuita:

  • Come togliere una macchia di pipì di gatto / pipì di cane dal pavimento alla Veneziana?
  • Come rimuovere una macchia di vino o di caffè dal pavimento in terrazzo alla Veneziana?
  • Come sgrassare un pavimento alla Veneziana o come eliminare una  macchia d’olio dalla Veneziana?
  • Come risolvere un danno causato dalla caduta di yogurt, di aceto o di coca cola dal pavimento alla Veneziana?
  • Quale rimedio per una macchia di vomito sul pavimento in Terrazzo?
  • Come intervenire per risolvere una infiltrazione sul pavimento alla Veneziana?
  • Come togliere gli strisci dalle pavimentazioni in terrazzo alla Veneziana?
  • Come togliere la ruggine dal pavimento?
  • Come togliere le impronte dalla Veneziana?
  • Con cosa lavare il pavimento in Terrazzo?
  • Qual’è la cera più adatta alla Veneziana?

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